lunedì 8 ottobre 2007

Perchè, uno di lettere che c'ha ppiù dde me?!

**********, agenzia specializzata nella comunicazione corporate, bancaria e di prodotti complessi, nell'ambito dello sviluppo del proprio team creativo, ricerca un Copywriter di 28-32 anni con minimo 2 anni di esperienza in agenzie internazionali. Si richiedono: - una laurea umanistica o economica di durata quinquennale (no comunicazione e similari, no triennali); - inglese fluente; - curiosità, capacità di analisi, energia e disponibilità.

Una persona intelligente che si laurea in Scienze della Comunicazione sa che da quel momento in poi potrà solo vendere fumo. Che sia pubblicitario, politico, giornalistico, sa che sarà quello il suo lavoro. E crederà di essere anche il migliore, per quel lavoro, visto che per 5 anni l'hanno venduto a lui. Insomma qualche segreto l'avrà pur imparato, rispetto a uno che ha studiato, chenesò, "Archivistica e biblioteconomia". Poi invece legge un annuncio come questo qui sopra, per la posizione di venditore-di-fumo-per-eccellenza, e si convince finalmente a mettere su un import-export di taralli di Andria.

7 commenti:

punturo ha detto...

I taralli ad Andria non hanno niente di deprecabile secondo me... :)
In realtà la vedo meno nera di te: i venditori di fumo, quali io e te in maniera solo poco differente siamo, per fortuna sono sempre meno di moda.
Questo perchè la comunicazione sta cambiando.
E sta cambiando in un modo che, spero, sia leggermente un po' più etico del passato.
La comunicazione egoriferita, dall'alto verso il basso non incanta più i target evoluti, la gente è stanca della pubblicità tradizionale e le marche cominciano a muoversi in maniera non tradizionale.
Un laureato di lettere "rischia" (non dico che sia così) di avere uno spessore culturale più profondo di un laureato in scienze delle comunicazione, laurea inflazionatissima dalla quale personalmente diffido (sorry).
Certo posta in questo modo è sbagliata comunque.
Dipendesse da me farei le valutazioni non sul titolo di studio, ma sul modo di tenere il proprio blog.
Se non è comunicazione questa...

Anonimo ha detto...

Ma veramente !?!
apri un inport export di taralli?
era uno scherzo o ci stai pensando seriamente?
Vincenzo

Il poeta di sottofondo ha detto...

al business dei taralli, quei taralli, io credo ciecamente ;)

per quanto riguarda il discorso delle lauree, non ho niente contro i laureati in lettere...era solo un modo per ridere di quell'annuncio

e comunque anch'io credo che il titolo di studio sia ormai superato come elemento chiave di valutazione di un candidato...almeno per chi lavora in comunicazione

Anonimo ha detto...

Anche il business dei pomodori secchi sott'olio sarebbe intereassante!

per quanto riguarda i colloqui penso che la gente quando ti intervista ti chieda quello che sai realmente fare!
Le nozioni acquisite durante gli studi sono troppo generali scollegate con le capacità richieste dal mondo del lavoro.
V

Il poeta di sottofondo ha detto...

i pomodori secchi sott'olio sono un grande prodotto ma si trovano ormai dappertutto

i taralli invece no, visto che quando li porto al lavoro i colleghi li polverizzano in pochi secondi :)

Anonimo ha detto...

se siete daccordo lo mettiamo davvero su il bisiness dei taralli, un po' come la piadina romagnola di Bersani (Samuele).
sav

Il poeta di sottofondo ha detto...

io metto le pubbliche relazioni,
tu la macchina