domenica 27 luglio 2008

Se proprio devo scegliere un tormentone estivo



Scelgo sicuramente questo.

Manifesto del Partito Comunista

Il congresso di Rifondazione Comunista sta vivendo in queste ore momenti drammatici. Incontri e riunioni si sono susseguiti fino all'alba, per cercare una mediazione su temi cruciali, su cui, di fatto, il partito è spaccato:
1. La prospettiva deve essere la società comunista
2. Rilanciare il conflitto sociale
3. Pe la falce e il martello


Oggi, 27 luglio 2008.

giovedì 24 luglio 2008

RadioNero va in ferie con i LAST SHADOW PUPPETS



Stasera ultima puntata della stagione. Vi aspetto per i saluti, i baci e gli abbracci, i popcorn e il gingerino. In sottofondo, almeno all'inizio, ci sarà "The Age Of The Understatement" dei Last Shadow Puppets. Loro sono Alex Turner, voce degli Artic Monkeys e Miles Kane dei Rascals, gruppo che alle Scimmie Artiche ha fatto spesso da spalla. La produzione è di James Ford dei Simian Mobile Disco. Pop fresco fresco ma tutt'altro che senza pretese. Spiccano gli arrangiamenti sontuosi della London Metropolitan Orchestra a impreziosire un disco che in molti passaggi sembra scritto da John Barry per un film di James Bond ambientato in Spagna. Per certi aspetti è molto vicino alle ultime produzioni dei Coral, e anche ai White Stripes di Conquest. Comunque sembra molto più adulto dell'età media dei fan degli Artic Monkeys. Dubito che la prenderanno bene.

Sul loro myspace trovate anche versioni acustiche di alcuni pezzi e il video di "Next to me", utile a capire l'atmosfera che si respira nel disco.
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playlist
The Last Shadow Puppets - My Mistakes Were Made For You
The Last Shadow Puppets - Standing Next To Me
The Last Shadow Puppets - The Time Has Come Again
The Last Shadow Puppets - Separate And Ever Deadly
The Last Shadow Puppets - The Chamber
The Last Shadow Puppets - Black Plant
John Coltrane - Acknowledgement
Allen Toussaint - Louie
Quannum - I Changed my mind
Peplab - Ride The Pony (Norman Cook Club Mix)
Jaco Pastorius - Come On, Come Over
Emma Lanford - Pornorama (Radio Edit)
Amy Winehouse - Love Is A Losing Game (Instumental)
The Magic Numbers - Slow Down (The Way It Goes)
Jason Mraz - Make It Mine
DJ Vadim feat.Emo & Syrus - Fear Feats
Moby - I Love To Move In Here (Album
Londonbeat - I've Been Thinking About You
The Chemical Brothers Feat Ali Love - Do it Again
David Bowie - Let's Dance
Nico Fidenco - Sam Ragazzo Del West
Calibro 35 - L'appuntamento
Nagorny vs. Amalia Grè - Orchidee
Wahoo - Don't Take It Personal (Georg Levin Edit Repack)
Vinicio Capossela - L'uomo vivo
RadioNero secret track

martedì 22 luglio 2008

RadioNero e RadioNera




Lui indossa la nuova T-shirt RadioNero, collezione 2008 limited edition. Maglia charcoal, stampa pantone 1235.
Lei indossa la nuova t-shirt RadioNera, collezione 2008 limited edition. Maglia dark grey, stampa pantone 658.

ma la indossano anche: Lo5co, Anna Smith, Seba Warhol...

Concept & design: Dj Nero & Annamusa

lunedì 21 luglio 2008

Va bene essere cool. Ma qui si esagera.



Ho scoperto sul blog di Ted che c'è una nuova applicazione dell'iPhone che permette di trasformare lo schermo nella tastiera di un pianoforte. Così uno si può divertire a riprodurre pezzi come questo qua sopra (Mad World dei Tears For Fears, conosciuta anche in quest'altra versione) o Clocks dei Coldplay. Tutto bello, tutto simpatico. Ma un nome migliore di "iAno" non si riusciva proprio a trovare?

Ah, mentre scrivo m'è venuto in mente che con l'iPhone, se siete bravi, si può fare anche questo.

venerdì 18 luglio 2008

Dimmi che classifica hai e ti dirò che paese sei



Ogni tanto mi ricordo di leggerla, per fortuna. Oggi la 24a The Classifica di Paolo Madeddu mi è sembrata particolarmente ispirata. Come sempre.

giovedì 17 luglio 2008

RadioNero introduces MEG



"Sto tornando a casa, la strada l'avevo quasi dimenticata, cancellata". Il motivo per cui Psychodelice m'è piaciuto al primo ascolto è forse proprio in questo passaggio, all'interno di "Permesso", brano che chiude il secondo lavoro solista di Meg (per me sarebbe stato perfetto come apertura, ma questo è un altro discorso, trascurabile). Maria Di Donna da Napoli è tornata a muoversi nei territori che le sono più congeniali, e che hanno fatto la sua fortuna negli anni dei 99 Posse. MEG è tornata a essere contemporanea. Via il bianco e nero del precedente lavoro, via i grigi tentativi di imitare Mina (finiranno le voci femminili italiane, un giorno, di pagare questa tassa?), largo al fuxia, alle tonalità accese della modernità. Largo soprattutto all'estro creativo di Stefano Fontana, in questo momento probabilmente il miglior produttore italiano in circolazione. Uno che con il progetto Stylophonic ha stregato i club di mezzo mondo, e che quando ha messo mano sulla roba di Jovanotti ha fatto capire che con lui in cabina di regia è davvero un'altra storia. In Psychodelice mi è piaciuto da impazzire. Ha fatto emergere tutta la vitalità e la sensibilità di MEG, dandole una vestito davvero accattivante. Ha fuso beat spigolosi con morbidezze acustiche inaspetatte (l'arpa "filtrata" di "È troppo facile" mi ha lasciato a bocca aperta). Questo è un disco universale. Questa è creatività.
Italiani, prendete appunti.

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playlist

Meg - Permesso?
Meg - Succhio luce
Meg - E' troppo facile
Meg - Distante
Meg - Pandora
Pino Daniele - Mo Basta parte 2 (Sciò live)
Radio 4 - Dance to The Underground
Beck - Gamma Ray
Los Fabulosos Cadillacs - El Matador
Nina Simone - Gimme Some (Mike Mangini Remix)
Marlena Shaw - California Soul (Diplo/Mad Decent Remix)
Barbara Acklin - Love Makes a Woman
Cannonball Adderley quintet - Autumn leaves
Piero Ciampi - Adius
Scisma - Rosemary Plexiglas
Ex-Otago - The Rhythm Of The Night
Jay-Jay Johanson - Just Because of you
The Gossip - Listen Up! (Punks Jump Up Remix)
The Knife - N Y Hotel
Junior Boys - The Equalizer (iTunes Session)
RadioNero secret track

mercoledì 16 luglio 2008

Provate con queste



Sul blog La Repubblica degli Stagisti è pubblicato un elenco di aziende italiane che, incredibile, pagano gli stagisti da 500 a 1000 euro al mese, offrono rimborsi per trasporti e alloggi, buoni pasto, e altre agevolazioni. La lista, sulla destra della pagina, si basa su segnalazioni di chi c'è stato o delle aziende stesse, perciò andrebbe verificata. Intanto vi consiglio di prendere appunti, sempre che da grandi non vogliate lavorare in agenzie di pubblicità, comunicazione, ufficio stampa. In questo caso risparmiatevi la fatica di scorrere 103 nomi*.



* c'è solo la Wip communication di Milano che, a quanto leggo, annovera tra i "soci formatori" l'indimenticata Susanna Messaggio.

lunedì 14 luglio 2008

Devo essermi perso qualcosa



Capisco che ormai è sempre più difficile parlare di generi musicali come poteva succedere trenta o quarant'anni fa. Capisco che categorie come pop, rock, jazz, soul, da sole, riescano sempre meno a fornire le coordinate di un artista o di un gruppo. Ma leggere le parole EDITORS e R.E.M. nel cartellone di una manifestazione che si chiama UMBRIA JAZZ 2008, è una cosa che, con tutti gli sforzi e le aperture mentali del caso, faccio davvero fatica a capire.

mercoledì 9 luglio 2008

Radionero celebrating Bossa Nova and Jazz Samba




10 Luglio 1958. Nei negozi di dischi di Rio de Janeiro esce Chega de Saudade, un 45 giri di un certo Joao Gilberto, che sul lato B ha "Bim Bom", e che sugli scaffali ci rimane per parecchi mesi, senza che qualcuno si accorga minimamente di lui. Gli autori sono Antonio Carlos Jobim e Vinicius De Moraes, che quella canzone l'avevano scritta in realtà per un'altra cantante, Elizeth Cardoso, incidendola poco tempo prima nel disco "Cancao do Amor Demais", per l'allora celebre Odeon Records di Aloysio de Oliveira. Aloysio era uno della vecchia scuola, e non era affatto convinto delle potenzialità commerciali di quel modo di suonare e cantare, così delicato, quasi sussurrato, distante anni luce dalla potenza di Doryval Caimmy, una delle stelle dell'epoca. Ci volle tutta la forza di persuasione di Jobim, che già godeva di una certa credibilità, e dello stesso Caimmy, perchè Aloysio acconsentisse a produrre il disco. E all'inizio, come detto, sembrò aver ragione lui. Fu grazie alla convinzione dello staff della Odeon, che la bossa-nova (la parola appare nelle note di copertina di Jobim, su Chega de Saudade) riuscì a imporre al grande pubblico di San Paolo prima, e di Rio poi, la forza della sua novità, e a rappresentare la colonna sonora ideale del cambiamento a cui stava assistendo il Brasile in quegli anni. Ma anche qui fu tutt'altro che facile. La leggenda narra che quando quelli della Odeon misero sul piatto "Chega de Saudade" davanti a un grosso compratore, questi lo tirò via dal giradischi, spaccandolo contro il tavolo. "Questa è la merda che quelli di Rio vogliono propinarci? Perchè la gente dovrebbe mai comprare il disco di uno che quando canta sembra stia tremando dal freddo?". I ragazzi insistettero sul coraggio, sulla rottura con il passato che i giovani avrebbero apprezzato, e comprato. Lui ci ripensò, e la storia di quella musica prese un'altra direzione, influenzando non solo una nazione, ma tutto il pianeta fino a oggi.
Domani sera la storia compie 50 anni. Io non ci sarò, ma ho preparato una puntata sul tema che qualcuno trasmetterà per me, al solito orario. Dura un'ora e treqquarti. Meno di quanto avete impiegato a leggere questo lungo post. Sentirete qualche fruscio qua e là, visto che buona parte dei pezzi proviene da archivi vinilici. Siate comprensivi, gli anni passano per tutti.

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playlist
Joao Gilberto - Chega de saudade
Elis Regina - Roda
Meirelles E Os Copa 5 - Solo
Cal Tjader & Charlie Byrd - Tambu In 7-4
Antonio Carlos & Jocafi - Deboches
Astrud Gilberto - Take me to Ruanda
Bobby Mackay - Bossa Nova
Chico Buarque e Clara Nunes - Morena de Angola
Coleman Hawkins - Stumpy Bossa Nova
Coral De Ouro Preto - Samba De Uma Nota So
Dilla - Festa Para Um Rei Negro
Edu Lobo - Upa, Neguinho
Eliana and Booker Pitman - Amor no samba
Jorge Ben - Tim Dom Dom
Lennie Dale e O Sambalanco Trio - O Pato
Marcos Valle - Os Grilos
Martinho Da Vila - Na outra encarnacao
Pery Ribeiro - O Barquinho
Joao Donato - Samba De Orfeu
Baden Powell - Blues A Volente
Sergio Mendes & Brazil '66 - Magalenha
Silvio Cezar & Meirelles - Samba Do Carioca
Silvya Telles - Samba Torto
Stan Getz/Luiz Bonfa/Maria Toledo - Insensatez
Tamba Trio - Mas que nada
Walter Wanderley - Telefone
Wanda De Sah - So Danco Samba
Wilson Simonal - Prece ao Vento
Clara Nunes - Canto Das Tres Racas
Gilberto Gil - Chiclete com banana
Luiz Eca Y la Familia Sagrada - Pais Tropical
Ornella Vanoni & Toquinho - Senza paura
Paulo Moura Hepteto - Fibra
Milton Nascimento - Vera Cruz
Roberto Menescal & Luis Fernando Freire - Adriana
A.C. Jobim - Brazil (alternate take)

Ma tu nun puo' venì



Ieri sera, prima che iniziasse il concerto-reunion di Pino Daniele a Napoli, avevo deciso di scrivere un post dal titolo "Bello a metà". Mi piaceva l'idea che personaggi come James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tullio de Piscopo, Tony Esposito, per una sera fossero tornati a suonare insieme allo zio Pino, dopo anni di polemiche, accuse, rancori forse mai del tutto sopiti. Una formazione che solo a scandirne i nomi, ricordando l'effetto che faceva, ha sempre generato una scarica di adrenalina in migliaia (milioni?) di appassionati, ben oltre i confini partenopei. Ecco, era bello, per una sera, ricreare quell'alchimia, pur con tutti i limiti dati dall'età e dalla forma dei protagonisti (Pino Daniele in primis). Una festa tra amici, nostalgica come tutte le reunion, ma capace di "smuovere" ancora qualcosa (anche i rifiuti, ha pensato qualcuno al Ministero dell'Ambiente).
Per questo non avevo assolutamente compreso la presenza di Gigi D'Alessio all'evento. Che c'entrava con quella musica, ma soprattutto con quella storia? Poteva anche starci, la carrellata degli "amici" che l'hanno accompagnato in trent'anni di carriera, o comunque esponenti di una napoletanità a lui affine (vedi Avion Travel, un po' meno Nino D'Angelo). Ma lui no, lui ieri sera non doveva esserci. Era, letteralmente, fuori luogo.
Secondo me, dopo quello che è successo quando è salito sul palco, se ne è convinto anche lui.


P.s. Alla fine il concerto è stato gradevole, e incredibilmente la Rai l'ha trasmesso quasi integralmente, con pochissimi e rispettosi intermezzi tra un pezzo e l'altro, e con un livello di retorica mantenutosi sotto il livello di guardia, nonostante Milly Carlucci. Solo un piccolo grande dispiacere: perchè "Un gelato all'equatore" sì, e questa no?

domenica 6 luglio 2008

Game, Set, Match.



Per carità, è stato tutto stupendo, incredibile. Quattro ore e quarantotto minuti di emozioni pazzesche, pioggia compresa. Ho acceso il televisore alle 15 e l'ho spento alle 22.30, che forse manco lo sbarco sulla Luna è durato tanto. Anche i commentini snob di Gianni Clerici oggi sembravano sentenze assolute. Però se uno come Rafa Nadal, che in tutta la partita avrà giocato 5 volèe, batte Roger Federer sull'erba, vuol dire che il tennis, come lo vedo io, probabilmente è finito.
Sicuramente, da oggi Wimbledon è un torneo come tutti gli altri.

martedì 1 luglio 2008

Cazzo che ma!



Va bene il tentativo di Uolter di scrollarsi di dosso un po' del vecchio folcklore de sinistra che, sinceramente, iniziava a puzzare di muffa. Vanno bene anche i giochini di parole come questo dell'ultima Festa de l'Unità, o quest'altro che girava in campagna elettorale, senza dimenticare il mitico "È Partito Democratico" (quale sarà il prossimo? "Popolo, avanti!"?). Se poi magari, dopo aver finito di trastullarsi, il PD iniziasse anche a fare uno straccio di opposizione seria, non sarebbe una cattiva idea. Sennò mi sa che stavolta "nculo vaffa!" se lo beccherà qualcun altro.