domenica 6 luglio 2008

Game, Set, Match.



Per carità, è stato tutto stupendo, incredibile. Quattro ore e quarantotto minuti di emozioni pazzesche, pioggia compresa. Ho acceso il televisore alle 15 e l'ho spento alle 22.30, che forse manco lo sbarco sulla Luna è durato tanto. Anche i commentini snob di Gianni Clerici oggi sembravano sentenze assolute. Però se uno come Rafa Nadal, che in tutta la partita avrà giocato 5 volèe, batte Roger Federer sull'erba, vuol dire che il tennis, come lo vedo io, probabilmente è finito.
Sicuramente, da oggi Wimbledon è un torneo come tutti gli altri.

3 commenti:

Giovanni Mirenna ha detto...

Purtroppo ero in vacanza e non ho potuto assistere al match dell'anno o forse del secolo. Da quello che ho letto è stata una partita sensazionale. Non penso che con la vittoria di Nadal Wimbledon sia diventato un torneo come tutti gli altri. Il problema è che oramai il modo di giocare dei tennisti è cambiato. Non c'è più il tennis totale di una volta (Borg, Edberg, Becker, Agassi, Sampras), ora si tende a sfondare l'avverario da fondo campo. Poi a maggior ragione quest'anno l'erba di Wimbledon era molto più lenta delle passate stagioni.

Il poeta di sottofondo ha detto...

nooooooo...non hai visto la partita?
spero che sky la ritrasmetta...

il fatto che la tendenza sia quella dei bombaroli da fondocampo è ormai assodato...però pensavo, e speravo, che wimbledon ne potesse essere immune

Anonimo ha detto...

Io, fan di Federer da sempre, la partita l'ho vista ed è roba da cineteca. Nadal (che come personaggio e gioco gradisco poco) ha giocato obiettivamente meglio e Federer ha subito psicologicamente.
Wimbledon resta un gradino sopra gli altri tornei: una partita con quell'intensità non era possibile altrove!