mercoledì 9 luglio 2008

Radionero celebrating Bossa Nova and Jazz Samba




10 Luglio 1958. Nei negozi di dischi di Rio de Janeiro esce Chega de Saudade, un 45 giri di un certo Joao Gilberto, che sul lato B ha "Bim Bom", e che sugli scaffali ci rimane per parecchi mesi, senza che qualcuno si accorga minimamente di lui. Gli autori sono Antonio Carlos Jobim e Vinicius De Moraes, che quella canzone l'avevano scritta in realtà per un'altra cantante, Elizeth Cardoso, incidendola poco tempo prima nel disco "Cancao do Amor Demais", per l'allora celebre Odeon Records di Aloysio de Oliveira. Aloysio era uno della vecchia scuola, e non era affatto convinto delle potenzialità commerciali di quel modo di suonare e cantare, così delicato, quasi sussurrato, distante anni luce dalla potenza di Doryval Caimmy, una delle stelle dell'epoca. Ci volle tutta la forza di persuasione di Jobim, che già godeva di una certa credibilità, e dello stesso Caimmy, perchè Aloysio acconsentisse a produrre il disco. E all'inizio, come detto, sembrò aver ragione lui. Fu grazie alla convinzione dello staff della Odeon, che la bossa-nova (la parola appare nelle note di copertina di Jobim, su Chega de Saudade) riuscì a imporre al grande pubblico di San Paolo prima, e di Rio poi, la forza della sua novità, e a rappresentare la colonna sonora ideale del cambiamento a cui stava assistendo il Brasile in quegli anni. Ma anche qui fu tutt'altro che facile. La leggenda narra che quando quelli della Odeon misero sul piatto "Chega de Saudade" davanti a un grosso compratore, questi lo tirò via dal giradischi, spaccandolo contro il tavolo. "Questa è la merda che quelli di Rio vogliono propinarci? Perchè la gente dovrebbe mai comprare il disco di uno che quando canta sembra stia tremando dal freddo?". I ragazzi insistettero sul coraggio, sulla rottura con il passato che i giovani avrebbero apprezzato, e comprato. Lui ci ripensò, e la storia di quella musica prese un'altra direzione, influenzando non solo una nazione, ma tutto il pianeta fino a oggi.
Domani sera la storia compie 50 anni. Io non ci sarò, ma ho preparato una puntata sul tema che qualcuno trasmetterà per me, al solito orario. Dura un'ora e treqquarti. Meno di quanto avete impiegato a leggere questo lungo post. Sentirete qualche fruscio qua e là, visto che buona parte dei pezzi proviene da archivi vinilici. Siate comprensivi, gli anni passano per tutti.

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playlist
Joao Gilberto - Chega de saudade
Elis Regina - Roda
Meirelles E Os Copa 5 - Solo
Cal Tjader & Charlie Byrd - Tambu In 7-4
Antonio Carlos & Jocafi - Deboches
Astrud Gilberto - Take me to Ruanda
Bobby Mackay - Bossa Nova
Chico Buarque e Clara Nunes - Morena de Angola
Coleman Hawkins - Stumpy Bossa Nova
Coral De Ouro Preto - Samba De Uma Nota So
Dilla - Festa Para Um Rei Negro
Edu Lobo - Upa, Neguinho
Eliana and Booker Pitman - Amor no samba
Jorge Ben - Tim Dom Dom
Lennie Dale e O Sambalanco Trio - O Pato
Marcos Valle - Os Grilos
Martinho Da Vila - Na outra encarnacao
Pery Ribeiro - O Barquinho
Joao Donato - Samba De Orfeu
Baden Powell - Blues A Volente
Sergio Mendes & Brazil '66 - Magalenha
Silvio Cezar & Meirelles - Samba Do Carioca
Silvya Telles - Samba Torto
Stan Getz/Luiz Bonfa/Maria Toledo - Insensatez
Tamba Trio - Mas que nada
Walter Wanderley - Telefone
Wanda De Sah - So Danco Samba
Wilson Simonal - Prece ao Vento
Clara Nunes - Canto Das Tres Racas
Gilberto Gil - Chiclete com banana
Luiz Eca Y la Familia Sagrada - Pais Tropical
Ornella Vanoni & Toquinho - Senza paura
Paulo Moura Hepteto - Fibra
Milton Nascimento - Vera Cruz
Roberto Menescal & Luis Fernando Freire - Adriana
A.C. Jobim - Brazil (alternate take)

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