martedì 10 giugno 2008

Si poteva fare



Zoro, sull'inquietante parallelismo PD-Nazionale

Vabbè, dico una cosa banale, ma la dico.
Non c'è elettore PD (ma credo elettore in generale) che ieri nell'ascoltare le dichiarazioni del dopo partita di Donadoni non abbia pensato a Veltroni. Stesso approccio nella gestione e nell'analisi della batosta, stesso ottimismo per il futuro, stesse scelte autolesionistiche nella compilazione delle liste/formazioni/governi ombra. Troppe le analogie e troppo facili, ci arriverà pure Crozza stasera.
Un paese vecchio con una classe dirigente vecchia non può che essere rappresentato da una Nazionale vecchia che s'infiamma se entra PierPiero.
Gli olandesi intanto continuavano a far entrare in campo ragazzini di 18 anni che scheggiavano traverse.
L'unica vera differenza è che Donadoni non ha avuto bisogno di telefonare a Van Basten per ammettere la sconfitta, visto che ce l'aveva lì, a portata di mano.



vignetta di artefatti

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