In fin dei conti, il fatto che
in Italia ci siano grossi
limiti alla pubblicità comparativa, risulta quasi essere un bene. Intendo dal punto di vista creativo. Non potendo dire esplicitamente, se non con distinguo e asterischi vari, che un'azienda/prodotto/servizio è meglio di un altro, alla fine
uno è costretto a inventarsi qualcosa. E così vengono fuori
instant campaign come quella qua sopra.
Divertente. Anche se non vorrei essere nei panni di Cruz quando ritroverà Materazzi al prossimo allenamento.
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