Se sabato sera al Circo Massimo non fosse stato organizzato nessun evento, e
si fossero contate le persone presenti lì a prescindere - chi per stendersi sul prato a guardare le stelle, chi a suonare un bonghetto attorno a un falò - il numero sarebbe stato certamente superiore a quello registrato per la
"Nastro Azzurro Summer Experience", che per l'occasione prevedeva un
dj set nientemeno che dei
Jazzanova. Ora, escludendo con una certa sicurezza l'appeal irresistibile della vicina festa mescolata-non-agitata del Pd presso il pubblico ggiovane della capitale,
resta solo da sapere chi si è occupato della promozione della serata, per chiedergli, gentilmente, di cambiare mestiere. Perchè di sabato sera,
una sera d'estate di quelle che andresti a zonzo per tutta la notte, al Circo Masssimo, nel centro di Roma, aggratisse, con la performance di uno dei nomi della dance/elettronica più conosciuti al mondo,
non puoi radunare si e no 50 persone, e neanche contemporaneamente. Dice
"ma che te frega, mica sei il signor Nastro Azzurro?!" Me frega, perchè il signor
Alex Barck, 1/6 del succitato collettivo berlinese, ha regalato
una performance di una tale classe - con un omaggio finale a Jacko inatteso quanto graditissimo -
da non meritarsi una pista così tristemente vuota. Dice
"ma tu te la sei goduta, che te frega?!" Me frega, perchè dopo sto mortorio ci vorranno
parecchie casse di birra omaggio per convincere il signor Barck, o uno degli altri cinque, a scendere di nuovo sotto la linea gotica.
Ma tanto a voi che ve frega, voi c'avete la Notte della Taranta.